Campo di San Pietro. Venerdì sera. Seduto su una panchina. L’Arsenale ancora; deludente ancora. Vorrei dire che l’arte distoglie l’attenzione dall’architettura all’Arsenale, ma se si può dimenticare il video accogliente di un uomo che sta vomitando violentemente sangue e sputo, si può trovare alcuni diletti, il padiglione turco, per esempio. Penso che ci sia sempre troppa arte all’Arsenale e troppo rumore. C’è tanta concorrenza, forse vomitare sarebbe un modo ottimo per attirare l’attenzione.
Nel campo: luce del sole morbida, la chiacchiera delle nonne davanti alla chiesa, e di fronte a me, due giovani spagnoli stanno bevendo birra. Dietro di me, un uomo con le treccine da rasta e un sacco a pelo (senza tetto, penso io) si siede e guarda il campo come me. Alcuni appassionati dell’arte contemporanea, che sono partiti l’Arsenale dall’uscita posteriore, attraversano il ponte all’isola e poi si trovano in un altro mondo.
Che confusione! Passano tre ore e più all’Arsenale, a guardare un mondo che è per la maggior parte pieno della violenza e ingiustizia, un mondo delle distopie spaventose, e dopo si trovano in piedi in un campo, dove il sole splende, la brezza è leggera, l’erba è verde, cani abbaiano e persone ridono. Dopo alcuni minuti di confusione, gli appassionati partono il campo e si dirigono verso la sicurezza dei bar su via Garibaldi.
Dopo l’Arsenale, questa Biennale Arte migliora, dunque, è meglio di visitare all’Arsenale di prima, o meglio ancora, cominciare con alcuni Eventi Collaterali, due o tre basterebbe, e poi andare all’Arsenale. Dopo si apprezzerà molto una giornata ai Giardini.
Quasi tutte le sere non voglio partire il campo fino al tramonto. Ormai le nonne davanti alla chiesa sono partite a preparare la cena; i turisti sono spariti; i luci si accendono nelle case. Spesso al crepuscolo c’è un uomo che prende il suo cane per una passeggiata, almeno questo è quello che dice alla sua moglie. Invece si siede su una panchina per una mezz’ora, fumare e mandare SMS. Il suo cane sembra sempre infelice, la stessa ingiustizia una sera dopo l’altra. Se attendo fino al tramonto, vedrò i piccoli pipistrelli apparire in cielo. È meraviglioso ma purtroppo a quel momento appaiono anche le zanzare, allora è davvero il momento di tornare a casa.