L’incontro è «un racconto da camminare», per così dire, un modo da vedere il paese attraverso un evento immaginato. Il racconto sarà pubblicato nei vari punti del borgo in cui l’azione si svolge
Allora, come scegliere i luoghi?
Ho scelto i luoghi mentre ideavo il racconto. Era importante che la passeggiata non ci voglia molto tempo, che l’itinerario debba essere semplice, che la mappa sia chiara, e che la passeggiata inizi e finisca nel centro sociale nel paese, vicino ai bar Micarelli e Daff.

5. Palazzo Filippi
Alcuni dei luoghi erano scelte ovvie: la Piazza del Municipio (1), la Chiesa dei Santi Domenico e Michele (10), il Palazzo Filippi (5). Questi sono i luoghi più importanti nel paese. Ho dovuto scegliere la nostra residenza, il Palazzo del Gatto (2), che si trova la metà strada tra la piazza e il centro storico.
Il palazzo era costruito nel 1891, quattro decenni dopo il racconto è ambientato, ma fortunatamente c’è un altro palazzo dietro al Palazzo del Gatto. Questo è più vecchio e quindi diventa la casa del personaggio, Capitano Bassetti.
A metà del racconto, si cammina nei vicoli stretti del centro storico (5, 6) e poi si cammina al piede della Strada della Fonte (7, 8), dove c’è un’altra vista meravigliosa. Per terminare il racconto si torna, attraversando il centro storico (9), alla chiesa dei Santi Domenico e Michele (10), dove il racconto si conclude. Non ho potuto scrivere il racconto come un giro più semplice senza interrompere la storia.
C’è solo un luogo inventato: un fienile derelitto in via Circonvallazione. Cercavo un edificio che sarebbe immaginato come «una stalla infestata di fantasmi» ma questo fienile non poteva mai state «una stalla» perché si situa sul lato di una collina. Così, «la stalla infestata» è diventata «il porcile infestato», pieno di porci terrorizzati una volta.
Ci ho messo 15 minuti per fare la passeggiata, così penso che ci voglia un’ora e più per «camminare il racconto» che è circa 10,000 parole. Va bene, mi sembra che nessuno a Casaprota sia in fretta!