Questo blog parla di una residenza d’artista in aprile e maggio all’Associazione Culturale SabinARTi a Casaprota. È scritto in italiano e in inglese per diversi pubblici.
Ho alcuni motivi da fare la residenza. Prima, è un’opportunità per conoscere la vita quotidiana in un piccolo paese. Le mie visite precedenti in Italia sono state alle città – Bologna, Firenze, Siena, Roma e Venezia. M’interesso particolarmente del tema del «luogo e comunità». Vivo in una regione in Australia, in cui c’è una consapevolezza crescente tra artisti e scrittori del collegamento tra luogo e comunità; spero di scoprirne più a Casaprota. È anche un’opportunità meravigliosa per migliorare il mio italiano.
Il mio progetto comporta scrivere un racconto: arrivo a Casaprota con un abbozzo del racconto, poi esploro luoghi importanti e vecchie storie nel paese, e poi lo riscriverò come un racconto di Casaprota. Il racconto è immaginato ma è una storia che sarebbe potuto accadere in un villaggio sabine, in quell’epoca. È ambientato in aprile 1849 durante la vita breve della repubblica romana, in quel momento Garibaldi guidava le sue truppe, (La legione italiana di Garibaldi), lungo la via Salaria verso Roma per difendere la repubblica contro le truppe francesi.
Al fine della residenza il racconto sarà pubblicato nei vari punti del borgo in cui l’azione si svolge: Piazza del Municipio, davanti la chiesa dei S. Domenico e S. Michele, davanti al palazzo Filippi, ad esempio. Per leggere il racconto si ha bisogno di camminare il paese. «Camminare il racconto», per così dire, diventerà quindi un’opportunità per scoprire il paese attraverso un evento storico immaginato.